Paradiso

Canto I

Lux

Brano n.31 (02:02)

Strumenti utilizzati:
Arpa – Celesta – Vibrafono – A questi strumenti sono stati modificati gli attacchi dell’emissione del suono, e trattati successivamente con riverberazioni speciali tramite programmi di sound editing.

Il ruotare delle sfere celesti crea dolcissime note distese nei cieli (vv. 76-81); così a Dante appare nell’Empireo l’immensità di Dio. Luce e suono. 

L’elargizione di luce manifesta il concetto racchiuso nell’UNO – TUTTO ove tutto è presente in Dio e Dio in tutto. Questo concetto nel mondo della musica, si può associare al rapporto che c’è tra i suoni armonici ed il suono fondamentale. Ogni singola nota (detta appunto fondamentale) è composta da una serie di 16 suoni (suoni armonici) di altezze diverse che, sommati, danno come risultato un solo suono, ovvero, in ogni un singolo suono è racchiuso un numero di altri suoni. La lucentezza degli strumenti utilizzati è stata affidata ad una serie di linee melodiche, basate sulla successione dei suoni armonici della nota fondamentale Do, in una evocativa ascesa verso l’alto.

Mentre ascolti il brano musicale puoi leggere i versi del Canto I e se lo desideri puoi anche consultare la parafrasi.

Canto I

Quando la rota che tu sempiterni
desiderato, a sé mi fece atteso
con l’armonia che temperi e discerni,

parvemi tanto allor del cielo acceso
de la fiamma del sol, che pioggia o fiume
lago non fece alcun tanto disteso.

Canto I

«Voi siete nuovi (del luogo)», cominciò a dire la donna, «e forse il fatto che io sorrida in questo luogo scelto [eletto] da Dio come sede naturale [suo nido] per gli uomini,

crea in voi, insieme alla meraviglia [maravigliando], un sospetto; ma il salmo “Mi hai rallegrato” potrà illuminarvi [luce rende] e liberare il vostro intelletto dalla nebbia del dubbio.