Purgatorio
Canto VI
Violentia
Brano n.26 (01:21)
Strumenti utilizzati:
Gongs – Tamburi rullanti – Artillery Shells – Timpani – Trombe – Corni – Viole – Violoncelli – Contrabbassi.
Se fosse una scena di un film, la musica avrebbe un ritmo incalzante con suoni tensivi, laceranti e violenti, a sottolineare la morte violenta che ha condotto a questo stato quelle anime che Dante elenca (vv. 13-24) , già incontrate nel canto precedente.
Mentre ascolti il brano musicale puoi leggere i versi del Canto VI e se lo desideri puoi anche consultare la parafrasi.
Canto VI
Quiv’ era l’Aretin che da le braccia
fiere di Ghin di Tacco ebbe la morte,
e l’altro ch’annegò correndo in caccia.
Quivi pregava con le mani sporte
Federigo Novello, e quel da Pisa
che fé parer lo buon Marzucco forte.
Vidi conte Orso e l’anima divisa
dal corpo suo per astio e per inveggia,
com’ e’ dicea, non per colpa commisa;
Pier da la Broccia dico; e qui proveggia,
mentr’ è di qua, la donna di Brabante,
sì che però non sia di peggior greggia.
Canto VI
Qui c’era l’anima dell’aretino che fu ucciso dal feroce Ghino di Tacco e l’altro che annegò (nell’Arno) cercando di sfuggire all’inseguimento [in caccia] dei suoi nemici.
Qui pregava con le mani protese Federico Novello e quello di Pisa che rese manifesta [fé parer] la grande forza morale di suo padre Marzocco.
Vidi il conte Orso e vidi l’anima che fu divisa dal corpo per odio o per invidia [inveggia], come egli diceva, e non per una colpa da lui commessa;
parlo di Pier della Broccia; e qui provveda in tempo [mentr’è di qua] a pentirsi Maria di Brabante (la regina di Francia) per non andare a finire fra le schiere dei dannati [di peggior greggia].